
Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D.Lgs. n. 117/2017)
Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0 - CUP B95I23000480009
Il Progetto
Di fronte ai numerosi e ripetitivi episodi di violenza sulle donne che quotidianamente ci sconvolgono, non si può rimanere immobili. È nato così questo progetto, proposto dall’Associazione “ANCHE NOI – Movimento di Cittadinanza Attiva” e finanziato dalla Regione Puglia.
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OBIETTIVO
Il progetto si propone di realizzare una campagna di evoluzione culturale finalizzata a superare gli stereotipi di genere, con particolare riferimento a quello maschile, a cui gli uomini violenti si ispirano e che è tuttora basato sull’esercizio della forza e della prevaricazione e sulla presunzione di “legittima difesa del proprio onore”.
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AZIONI PREVISTE
A) Individuazione dei contenuti della campagna con le Associazioni attive sul territorio attraverso l’organizzazione, presso le loro sedi, di laboratori di progettazione partecipata guidati da esperti che, partendo dal vissuto di ognuno, intendono favorire, con modalità interattive:
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la condivisione delle diverse visioni degli stereotipi di genere per evidenziarne collettivamente gli aspetti rilevanti;
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l’elaborazione di messaggi finalizzati a diffondere, nell’intera città, un’ecologia mentale e dei sentimenti per contrastare la violenza di genere.
B) Progettazione esecutiva della campagna con la collaborazione di esperti di grafica, comunicazione e allestimenti.
C) Attuazione della campagna che prevedrà’, tra l’altro, la realizzazione, nelle zone più frequentate della città, di installazioni stabili contro la violenza di genere.
RISULTATI ATTESI
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Lo sviluppo di una rete territoriale consapevole e attiva contro la violenza di genere, che permetta la circolazione ed il rinforzo costante e trasversale, all’interno e tra i diversi ambienti sociali della collettività, del messaggio culturale di contrasto alla violenza di cui sono molto spesso vittime le donne;
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La connotazione del centro urbano con presidi educanti che stimolino l’evoluzione del modello concettuale del rapporto uomo-donna, superando i limiti imposti dagli stereotipi di genere e promuovendo il diritto di ognuno alla propria autodeterminazione.